Biografia
Le origini
Vita Punskaya è nata in Russia. E' vissuta a Nizhny Novgorod, San Pietroburgo, Mosca. Sì è laureata in lettere in Russia. Ha studiato le scienze religiose (teologia fondamentale, psicologia della religione, esegesi Antico e Nuovo Testamento) in Lombardia, ove si è laureata presentando una tesi dal titolo “L'esperienza mistica nel cristianesimo”. Ha lavorato come interprete, giornalista, insegnate delle religioni.
le prime pubblicazioni
Dopo aver pubblicato le prime poese e racconti sui giornali ed alcune riviste russe, si è avventurata nella scrittura del suo primo romanzo intitolato "Uomo di mare" (in russo "Лодочник", pubblicato nel 2008), del quale sono stati tradotti alcuni capitoli anche in lingua italiana, in parte visibili anche nella sezione "Prosa". A questo è poi seguito il romanzo "Tutte le noci sono vuote" (in russo "Все орехи пусты", 2011).
il presente
Dopo aver pubblicato alcune poesie sul quotidiano "La Voce di Mantova" ed aver tradotto parte dei suoi romanzi, Vita Punskaya sta attualmente scrivendo un nuovo romanzo per raccontare una certa esperienza mistica nell'ambito di una storia d'amore che si svolge principalmente tra la Russia e l'Italia. E' poi in progetto un libro ambientato in Spagna che tratta di aspetti legati alla meditazione orientale.
Dal momento che gli argomenti esposti nei testi rispecchiano i modi di pensare degli italiani e si svolgono per lo più in Italia, Vita Punskaya sta cercando una casa editrice interessata alla pubblicazione delle sue opere anche in Italia. Inoltre, chi fosse interessato a ricavare delle sceneggiature dai testi può contattarmi da questo sito per ottenere tutte le informazioni necessarie.
Romanzi
Un brano tratto dal romanzo
"Uomo di mare"
Il monaco che mi aveva dato il benvenuto, mi comunicò le regole principali che dovevano seguire gli stranieri. Al primo sguardo sembrarono delle prescrizioni semplici: non usare la violenza verso gli esseri viventi, non mentire, non prendere le cose degli altri, non fare sesso, non fare uso dell'alcol. Lo scopo delle pratiche era il diventare il testimone delle proprie azioni ed essere attento ad ogni soffio del pensiero.
All'inizio mi sembrò che non fosse così complicato, ma con il tempo realizzai che la mente si distaccava da tale osservazione e cominciava a divertirsi con le immagini del passato e del futuro. Si agganciava a qualche pensiero e iniziava a girarsi attorno. L'attenzione verso il momento presente scivolava via. Mi raddrizzai e guardai il cielo sereno. Abbassai gli occhi e vidi le onde color smeraldo venire verso di me da tutte le parti dell'orizzonte. Allora realizzai cosa significa vivere nel presente. Contemplavo le corde dorate del sole sulle quali suonavano le acque azzurre. Scrutavo quella pioggia brillante che scendeva dai cieli e danzava scintillando sulle onde che si riversavano una nell'altra. E tutti i pensieri scomparvero nell'inesistenza. Tutti i sentimenti si dissolsero in quella percezione magnifica di unità con la natura. Tutti i ricordi si sciolsero e avvertii per qualche secondo la sensazione di essere svanita dal mondo fisico. Queste onde vive che nascevano e morivano davanti ai miei occhi mi ipnotizzarono.